L’Alta Via dei monti Lattari da San Lazzaro di Agerola

19.6.2011: questa volta si va a San Lazzaro, una delle frazioni di Agerola, alla scoperta di una parte di territorio poco battuta dal punto di vista escursionistico. Scopo della camminata è quello di attraversare la cresta che separa l’altopiano agerolino dall’alta Valle delle Ferriere, raggiungere l’Alta Via dei monti Lattari e quindi l’altopiano di Santa Maria ai Monti.

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Lasciata l’auto lungo via Radicosa, all’altezza dell’incrocio che conduce al castello Lauritano, ci dirigiamo verso NW per imboccare la bretella CAI63 che, aggirando il monte Murillo, dovrebbe condurci sulla variante CAI01. Subito siamo costretti a mettere mano alle forbici poiché il sentiero (in realtà una gradonata frammista a tratti di mulattiera) è davvero poco battuto e dunque completamente ricoperto di rovi e piante infestanti. Con non poca difficoltà raggiungiamo il CAI01 in località Monte, da qui risaliamo la variante per un breve tratto fino ad imboccare sulla destra un largo e comodo sentiero in terra battuta corrispondente all’83 della rete sentieristica agerolina, prevalentemente utilizzato dai taglialegna, lungo il quale facciamo scorta di gustose fragoline di bosco; solo a partire dall’ultimo vallone il sentiero diventa di nuovo stretto e ben presto ci impenniamo nel bosco per raggiungere la sella del Monte Ciavano. Da qui, scartata causa nebbia l’ipotesi di deviare per la sorgente dell’Acqua del Sambuco, svoltiamo per la cresta in direzione dell’Imbarrata passando in sequenza sul Colle delle Vene e sul Colle Sproviere; il bosco fitto ci costringe poi ad entrare all’interno della Riserva dell’Alta Valle delle Ferriere dove intravediamo, tra gli alberi, uno spendido gruppo di cavalli che vive allo stato semi brado. In pochi minuti siamo all’Imbarrata e dunque sull’Alta Via dei Monti Lattari da dove facilmente raggiungiamo Santa Maria ai Monti avendo percorso tale strada già numerose altre volte.

Al ritorno una prima deviazione ci conduce alla sorgente del’Acqua Vrecciara e una seconda, sempre lungo l’Alta Via, presso un’area attrezzata nelle vicinanze di un rudere dove consumiamo le ultime fragoline; quindi siamo di nuovo all’Imbarrata dove imbocchiamo il CAI01 con l’intenzione di percorrerlo fino ad incrociare la bretella CAI65, anch’essa, presumiamo, poco battuta e dunque da esplorare; in realtà chissà per quale motivo perdiamo quasi subito il sentiero e finiamo per percorrere in discesa una mulattiera assolutamente non ufficiale anche se segnata sulle mappe IGM, dopo un po’ intercettiamo il sentiero 83var della rete agerolina e dopo un ulteriore tratto in discesa, lungo una disastrata gradonata, raggiungiamo finalmente la via Panoramica di Campora, molto al di qua del punto preventivato e quindi abbastanza lontano dalle auto, che saremo costretti a riguadagnare percorrendo un lungo nastro di asfalto.

via Radicosa (700) – Calcara Lecìna (725) – Monte (866) – Cantorate (890) – sella di mt Ciavano (998) – Colle delle Vene (1135) – Colle Sproviere (1115) – Imbarrata (1040) – sella di Monte Rotondo (1025) – Piano del Ceraso (1031) – S. Maria ai Monti (1039) – Monte Campanaro (1050) – S. Maria ai Monti (1039) – Piano del Ceraso (1031) – sella di Monte Rotondo (1025) – Acqua Vrecciara (1013) – Imbarrata (1040) – Fioccola (894) – via Panoramica (752) – Calcara Lecìna (725) – via Radicosa (700)

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