16.3.2014: giornata perfetta per ascendere alla vetta della Campania, questa volta con la neve dopo l’esperienza primaverile del 2011.
Il Rifugio Rosàlia sul Cervati è avamposto di rilassatezza e divertimento grazie all’opera di pochi ma ottimi interpreti dell’accoglienza e della valorizzazione della montagna secondo i criteri della sostenibilità: speriamo che l’iniziativa possa durare a lungo nel tempo e che le difficoltà dovute alla scarsa infrastrutturazione del territorio possano essere superate con slancio e l’aiuto delle istituzioni preposte.
Partiti dal rifugio con le ciaspole ai piedi abbiamo preso la via della salita classica che va per la Chiaia Amara fino alla chiesetta sommitale della Madonna della Neve ma poi, anziché continuare lungo il sentiero storico, si è preferito proseguire dritto per evitare un impegnativo traverso in contropendenza. Dopo l’uscita dal bosco, abbagliati dall’accecante riverbero della neve, siamo arrivati in cresta scavalcando le ultime cornici di neve e ghiaccio e da qui abbiamo proseguito facilmente verso la vetta (ormai senza ciaspole). Dopo le foto di rito e un po’ di riposo siamo tornati al rifugio effettuando piccole ma significative variazioni al percorso di andata che hanno configurato un piacevole circuito.
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Rifugio Rosàlia (1597) – Campo delle Chianolle – monte Cervati (1899) e ritorno (più o meno…)